Inghilterra, Liceo Moordale. Interesse principale degli adolescenti di questa scuola?
Sesso.
Immagine di Teresa Longo
Di cosa sto parlando? Della serie televisiva Sex Education.
Vedendo la serie ho potuto riflettere su questa tematica e sul rapporto tra scuola e sessualità. Mi spiego. In un episodio, gli insegnanti, costretti dalla Preside, svolgono una lezione di educazione sessuale che in realtà risulterà tutt’altro che formativa. Infatti, per evitare che i ragazzi e le ragazze facciano sesso, li dividono in due gruppi e propongono dei video: quello dei ragazzi veicola un messaggio omofobo e incentiva all’astinenza. Invece, alle ragazze viene presentato un video di una donna
mentre partorisce delineando la gravidanza in maniera negativa con lo scopo, anche in questo caso, di indirizzare all’astinenza. Provare a incutere paura non fa sì che le ragazze non siano sessualmente attive, ma comporta il non educare in maniera consapevole al sesso. Forse alcuni di voi sono d’accordo con tale metodo, altri contrariati, ma credo che oggigiorno parlare di educazione sessuale a scuola sia importante. Uno studio della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) ha rilevato che il 50% degli studenti di scuole medie e superiori ricorre a Internet per informarsi sulla sessualità. Tuttavia, quasi il 48,8% degli intervistati crede che sia compito della scuola occuparsi di tale formazione. (https://www.orizzontescuola.it/educazione-sessuale-a-scuola-a-roma-nascono-i-tutor-della-fertilita-chi-sono-e-cosa-faranno-le-info-utili/).
In alcuni Paesi americani, essa viene insegnata seguendo l’orientamento dell’astinenza, che istruisce i ragazzi a tenersi lontano dal sesso fino al matrimonio e disapprova qualsiasi forma di contraccezione. In Italia, i programmi scolastici non prevedono alcun tipo di educazione sessuale a meno che non vi sia una richiesta esplicita. Invece, l’educazione sessuale come materia scolastica curricolare è nata ufficialmente in Svezia, dove è diventata obbligatoria in tutte le scuole nel 1955. Inoltre, i Paesi nordici, come la Danimarca, offrono l’educazione sessuale migliore del mondo tanto che, durante l’anno scolastico, il sesso è sempre materia di insegnamento. Uno studio ha evidenziato che in Danimarca, i tassi di gravidanza tra le giovani risultano essere tra i più bassi. (J.J. Alexander, Il nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia, Roma, Newton Compton editori, 2018).
Ma cos’è l’educazione sessuale? L’International Technical Guidance on Sexuality Education, realizzata dall’UNESCO e da altre organizzazioni delle Nazioni Unite, descrive l’educazione sessuale come:
“È definito Educazione Sessuale un approccio, adeguato all’età e alla cultura, nell’insegnamento riguardante il sesso e le relazioni attraverso la trasmissione di informazioni scientificamente corrette, realistiche e non giudicanti. L’educazione Sessuale offre, per molti aspetti della sessualità, l’opportunità sia di esplorare i propri valori e atteggiamenti, sia di sviluppare le competenze decisionali, le competenze comunicative e le competenze necessarie per la riduzione dei rischi.”
(P. Stettini e Laura Barnaba, Standard per l’Educazione Sessuale in Europa Quadro di riferimento per responsabili delle politiche, autorità scolastiche e sanitarie, specialisti, edita dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, 2011).
Educazione sessuale vuol dire apprendere i vari aspetti della propria sessualità, cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici affinché si maturi un atteggiamento positivo e responsabile rispetto alla salute e al benessere sessuale propri e altrui. Tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze hanno diritto ad accedere all’educazione sessuale adeguata alla loro età. Alcuni studi evidenziano che ricorrere a un approccio olistico per parlare di educazione sessuale a scuola permette di fornire informazioni scientificamente corrette su tutti gli aspetti della sessualità e contemporaneamente favorisce l’empowerment dei ragazzi e delle ragazze affinché possano vivere la sessualità e le relazioni di coppia in modo appagante e allo stesso tempo responsabile.
Pertanto, l’educazione sessuale nelle scuole risulta importante per aiutare i propri studenti e studentesse a comprendere i cambiamenti e le trasformazioni del proprio corpo, ma allo stesso tempo favorire la riduzione di attività sessuali non protette, attraverso la conoscenza e l’uso delle precauzioni, con l’obiettivo di ridurre il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili e di incorrere in gravidanze non desiderate, senza “terrorismo psicologico”.
Dott.ssa Teresa Longo
Bibliografia
J.J. Alexander, Il nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia, Roma, Newton Compton editori, 2018
P. Stettini e Laura Barnaba, Standard per l’Educazione Sessuale in Europa Quadro di riferimento per responsabili delle politiche, autorità scolastiche e sanitarie, specialisti, edita dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, 2011
Sitografia
https://www.orizzontescuola.it/educazione-sessuale-a-scuola-a-roma-nascono-i-tutor-della-fertilita-chi-sono-e-cosa-faranno-le-info-utili/
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